Come l’Aifa ha approvato il rimborso per il primo trattamento specifico per la vitiligine non segmentale con interessamento del viso.
L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente approvato la rimborsabilità di Opzelura* (ruxolitinib) crema 15mg/g, il primo trattamento specifico per la vitiligine non segmentale con interessamento del viso, una delle forme più comuni di questa patologia. Questo farmaco, sviluppato da Incyte, rappresenta una svolta significativa per i pazienti adulti e adolescenti a partire dai 12 anni. La prescrizione è limitata e deve essere rinnovata periodicamente, con la distribuzione gestita tramite centri ospedalieri o specialisti dermatologi. Secondo quanto ripreso da adnkronos.com
Cos’è la vitiligine e come si cura?
La vitiligine è una malattia autoimmune cronica caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, causate dalla perdita di melanociti, le cellule responsabili della pigmentazione. Questa condizione colpisce tra lo 0,5% e il 2% della popolazione mondiale e ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, influenzando aspetti sociali, psicologici ed emotivi. Opzelura, agendo direttamente sui meccanismi patogenetici della malattia, offre una nuova speranza per la repigmentazione della pelle. Ugo Viora, presidente di Anap Onlus, sottolinea l’importanza di questo trattamento, che finalmente fornisce una soluzione efficace a una condizione spesso trascurata ma profondamente impattante.
L’efficacia del ruxolitinib
Ruxolitinib appartiene alla classe degli inibitori della Janus chinasi (JAK), già noti in oncologia e dermatologia per il loro ruolo innovativo. Questi inibitori agiscono specificamente sui processi patogenetici della vitiligine, favorendo la repigmentazione della pelle. Studi clinici di fase 3, come True-V1 e True-V2, hanno dimostrato l’efficacia di questo farmaco nel migliorare significativamente la repigmentazione delle lesioni, sia sul viso che sul corpo, negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni in su. Giuseppe Argenziano, presidente della Sidemast, evidenzia come il ruxolitinib rappresenti una svolta rispetto ai precedenti trattamenti topici con corticosteroidi o inibitori della calcineurina, che spesso non offrivano risultati soddisfacenti e comportavano effetti collaterali.
In Italia, circa 330.000 persone convivono con la vitiligine. Questa patologia, oltre a essere cronica e autoimmune, è spesso associata ad altre condizioni come malattie tiroidee, diabete mellito, alopecia areata e malattie infiammatorie croniche intestinali. Angelo Valerio Marzano, direttore della Dermatologia presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, sottolinea l’importanza del ruxolitinib nell’alleanza tra medico e paziente. Molti pazienti, scoraggiati dal fallimento di trattamenti precedenti, potrebbero beneficiare enormemente dalla novità terapeutica rappresentata da questo farmaco. La comprensione e l’aderenza al trattamento saranno fondamentali per massimizzare i benefici clinici.
Incyte si impegna nella ricerca di soluzioni innovative per patologie difficili da trattare. Onofrio Mastandrea, vicepresidente e General Manager di Incyte Italia, esprime l’orgoglio per i progressi fatti con ruxolitinib e anticipa che l’azienda continuerà a investire in ricerca e sviluppo, con particolare attenzione anche alla dermatite atopica e all’idrosadenite suppurativa. Questo impegno, con oltre l’80% delle revenue destinate alla R&S, promette di portare ulteriori innovazioni nel campo della dermatologia, migliorando la qualità della vita di molti pazienti